Considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, è stato attivo per quarant'anni, dal 1950 al 1990, realizzando diciannove film in cui ha "ritratto" una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva sé stesso "''un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo''". Ha lasciato opere ricche di satira e velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film - ''I vitelloni'', ''La strada'', ''Le notti di Cabiria'', ''La dolce vita'', ''8½'', ''Giulietta degli spiriti'' e ''Amarcord'' - sono diventati dei ''topoi'' citati, in lingua originale, in tutto il mondo.